Brand & Innovation Management.
I manager dell'Innovazione
al fianco delle Imprese.
Innovazione è la parola mantra della nostra economia. Diventa ineludibile quando si parla d’impresa e lavoro: da servizi a manifattura, da PMI, Start UP o multinazionali. Lo è soprattutto oggi, in una congiuntura difficilissima in cui la vita di un’impresa si gioca sulla sua capacità di rispondere immediatamente al cambiamento di scenari e mercati nazionali e globali.
“Mettere a terra la parola”, trasformarla in organizzazione e gestione d’azienda, visione, creazione di nuovi prodotti, legami con gli stakeholder, è il compito di nuove figure di manager in grado di avviare e governare il processo/percorso dell’innovazione.
«Parliamo di professionisti che affiancano l’imprenditore, il management, dipendenti, collaborano con loro offrendo una visione d’impresa, che anticipa i cambiamenti e li trasforma in evoluzione e crescita» spiega Tommaso Monaldi, trentacinquenne brand identity designer e innovation manager. Alle spalle già più di un decennio di lavoro con aziende dei distretti produttivi della Romagna. «Dopo gli ultimi tre anni niente è più come prima. Un business plan è diventato un work in progress a dodici mesi. I cambiamenti sono drastici e rapidi. Pensiamo solo a costi di materie prime o energia. Un’azienda deve essere veloce, fluida, in grado di pensare ciò che avverrà tra pochi mesi. Avere management e staff capace di rispondere subito a nuove condizioni di mercato e lavoro e uno dei vantaggi competitivi della del tessuto della Romagna è quello di rimodellarsi con velocità di fronte alle nuove realtà».
Il report Confindustria
Del resto, l’ultimo report di Confindustria Romagna dice che, nonostante una congiuntura difficilissima, la produzione del primo semestre di quest’anno rispetto al 2021 segna un +10%, di fatturato totale con +10,7%, di quello export, rispetto al 2021.
«Risultati raggiunti grazie alla parte più importante dell’impresa, il capitale umano. Solo coinvolgendolo e nel processo collettivo dell’innovazione si riesce a crescere. Io mi considero un progettista, individuo gli scenari possibili e li raccolgo in un focus che indirizza le azioni concrete da mettere in atto. Obiettivo è avere aziende antifragili, resilienti, innovative».
Il caso Technogym
In alcuni casi l’innovazione è già parte integrante del DNA dell’impresa, il suo punto di forza, come nel caso di Technogym, leader mondiale nelle attrezzature per palestre, centri sportivi e medici e per l’allenamento a casa. «Ricerca e innovazione sono il cuore del loro business e il gol della mia collaborazione è stato sviluppare una ricerca grafica per il loro flagship store di Milano. Un edificio, il nuovo spazio, 750 metri quadri dislocati su tre piani disegnato da Technogym con lo Studio Antonio Citterio Patricia Viel Interiors. Il lavoro è stato trovare segni grafici in grado di raccontare la novità del prodotto esposto, stilizzarla in un linguaggio per immagini adeguato a impatto e novità dello store».
Il ruolo del brand identity designer, infatti, è legare insieme ricerca di nuovi stimoli e idee dati dai diversi linguaggi e dalla loro costante evoluzione.
«È quanto ho offerto nella collaborazione con la campagna di comunicazione “We Work Wide” di BolognaFiere, per il re-design della comunicazione dell’ente e di eventi come SAIE, SANA, SaieSpring, realizzata da Giorgio Di Tullio, Transformation Designer attivo in Italia e nel mondo».
Il boom Technacy
E quanto sta avvenendo anche con l’azienda TLC di Cervia Technacy, accompagnata verso lo sviluppo export e internazionale da Monaldi, in qualità di team leader di Meta Business e Smartech, società di servizi per l’innovazione di Confindustria Romagna è l’esempio concreto di completo processo d’evoluzione d’impresa. Technacy è tipico esempio di PMI ad alto tasso d’innovazione tecnologica. Viene da un triennio di espansione esponenziale. Ha infatti mo- strato un tasso di crescita del 58,92%: considerando la differenza di fatturato fra il 2017 e il 2020. Dal 2020 ha migliorato ancora il suo margine operativo lordo (+ 49%) rispetto al 2019 e lo ha confermato anche durante il 2021.
«Il nostro obiettivo era consolidare la nostra posizione nel mercato TLC italiano, grazie a clienti come TIM e Vodafone e entrare nel mercato europeo. Per farlo avevamo bisogno di rivedere a 360° immagine, marchio, comunicazione interna e esterna, strategie commerciali e di marketing – spiega il presidente Vittorio Foschi – Lo stiamo facendo con gli innovation manager di Confindustria Romagna e il loro team leader Monaldi. Abbiamo seguito un piano di lavoro con interviste individuali a ogni persona dello staff, individuato punti di forza e criticità, costruito di fatto un nuovo ecosistema di lavoro fluido, duttile, partecipato, pensato sulla nostra identità e in grado di anticipare la costante innovazione di un settore come la trasmissione dati digitale. È stato un impegno collettivo a cui tutta Technacy ha partecipato insieme allo staff Smartech».
Del resto, l’importanza della persona è al centro del metodo di lavoro di Monaldi, laurea in Industrial Design, specializzazione in Design della Comunicazione e numerosi corsi executive tra cui Leadership e Innovazione del Massachusetts Institute of Technology e Business Innovation Design BBS.
«Finite le superiori prima dell’Università ho lavorato per due anni come semplice dipendente in un’industria meccanica di Urbino. È stata un’esperienza nella quale ho compreso come i rapporti e le relazioni tra persone siano il cuore di un’impresa. È una delle stelle polari che tengo sempre presente nei miei progetti e nelle mie proposte».
Il caso creo.travel
C’è anche un altro esempio di successo da marca di confine: creo.travel. Progetto a metà tra Romagna e Marche. I due fondatori di Pesaro, la direttrice marketing e comunicazione riminese. Debutto dei nuovi servizi al recente TTG, l’appuntamento riminese IEG su tutto ciò che sono viaggi e turismo. Il loro obbiettivo è il mercato globale del turismo. Monaldi ha partecipato, con i due fondatori, ex senior Eden Viaggi, Jury Trufelli e Fabrizio Trufelli, alla creazione di un luogo di incontro tra agenzie, viaggiatrici e viaggiatori, progettato e messo a disposizione per connettere chi viaggia con i massimi esperti del settore. Questa piattaforma/impresa è materializzazione concreta del goal aziendale. Offrire una visione d’insieme, d’inclusività, di partecipazione, di ascolto, nei confronti dei bisogni di ogni persona che viaggia. Creare un percorso unico e tagliato solo sui suoi bisogni ed emozioni.
Un nuovo approccio che non induce nuovi o surrettizi bisogni, ma lavora per anticipare quelli che cicli economici e culturali sempre più accelerati, ci metteranno di fronte anche solo tra pochi mesi. Insomma un nuovo modo di pensare e costruire marketing.
NICOLA STRAZZACAPA
Corriere Economia & Business, Romagna.