Webinar.
Complessità e Progettazione.
Per fattorcomune
Un confronto attorno ad esempi pratici: design per il sociale, human machine interaction, identità d’Impresa e innovazione.
Un progettare capace di affrontare la complessità, che si occupa di contenuti e "sostanza". Un processo culturale capace di connettere le persone per realizzare una visione comune.
Che sia progettazione per il sociale, per le interfacce, design di nuove interazioni o flussi di informazione, che sia identità di impresa, comunicazione interna o innovazione di business, ci sono dei metodi e attitudini che permettono al progetto di generare il cambiamento. La #complessità è ricchezza, i sistemi complessi necessitano solo di tempo, metodo, sensibilità e #partecipazione.
Mi piace considerare il “progetto” come fosse un fluido:
- Il progetto deve adattarsi al contesto;
- Il progetto deve lasciarsi contaminare ed essere attraversato, deve essere #poroso per dirla con un’alta metafora;
- Il progetto permette la #coesione e deve determinarla;
- Il progetto è infine #eversione, deve avere la forza di rompere i paradigmi;
Come un corso d’acqua deve uscire dagli argini quando costretto in un percorso non coerente, per avere la possibilità di generare dal #caos un nuovo equilibrio dinamico e virtuoso;
- Il progetto è infine #speranza, grazie al progettare accadono i futuri possibili, si generano culture e permettono alle persone di convergere verso una visione comune.
Il progetto è come l’acqua.
I #limiti ci indicano la via, al di là della quale c'è mondo a cui dobbiamo aspirare.
Stare a contatto, ascoltare e fare le cose insieme con l’ambizione di smaterializzare i limiti che ci siamo imposti, è il modo per rendere possibile l’impossibile e convergere verso una visione comune. La qualità del progetto dipende in gran parte dalla partecipazione, ne consegue che il ruolo del cliente è importante tanto quanto quello del progettista.
Progettare è innanzi tutto #linguaggio, riunirsi attorno ad un progetto comune è l’unico modo per parlare la stessa lingua, capirsi, tornare a quella lingua comune che le leggende narrano; è la torre di Babele che ci avvicina a scenari migliori e possibili.
Nel video parlo tramite esempi pratici di tutto questo:
Una rivista fatta con i detenuti di un carcere di massima sicurezza, un progetto modulare di interfaccia e comunicazione dei dati complessi, un processo identitario capace di digitalizzare l’identità di una impresa innovativa e tecnologica.
Con questi esempi concreti voglio dimostrare che il cambiamento è possibile, com’è possibile oltrepassare i limiti e convergere verso una visione comune.
La gestione della complessità anche in comunicazione produce risultati estremamente efficaci e permette di diffondere l’identità a tutti i livelli aziendali.
Essa è una ricchezza e non possiamo non considerare. Non più.
Scrivetemi e apriamo un dibattito attorno a questi temi, solo creando una community unita per intenti potremmo progettare un futuro possibile.
_
Sono gli anni del cambiamento, l'evoluzione determinerà il futuro del mondo in cui viviamo. Non dobbiamo cambiare perché qualcuno lo dice, lo facciamo perché vediamo un futuro migliore.
Let’s innovate, together.