What
Design
Credo che il progetto sia un processo culturale capace di connettere le persone, per convergere e muoversi verso una visione comune. Il design è capace di affrontare la complessità dei nostri tempi.
Creativity & Innovation Management
Analizzo la Visione, la Comunicazione e il Contesto Progettuale all'interno del quale le idee creative si sviluppano, al fine di valorizzare Idee, elementi Distintivi e Risorse.
Individuo le criticità e le inconsistenze al fine di strutturare un sistema progettuale coordinato, connesso e ricco di senso.
Scelgo con il cliente gli strumenti più appropriati, per sviluppare progetti efficaci e sostenibili.
Metto in relazione le persone (comunicare = mettere in comune), per convergere, incontrarsi, innovare. Per far accadere le cose.
Seguo ogni fase del lavoro con grande attenzione, dal generale al particolare, al fine di restituire un servizio completo in ogni aspetto.
Collaboro con professionisti e aziende per realizzare progetti sempre più complessi, adatti allo scenario in cui viviamo e alle esigenze mutevoli del nostro tempo, guardando al futuro.
Identity & Communication
Progetto e coordino gli aspetti visivi, e di senso, negli ambienti dell’impresa,
nell'editoria, nel web/digital, nei prodotti, nel packaging.
Sono sempre attento all'esperienza delle persone a cui è destinata la comunicazione, il prodotto o il servizio.
Credo che nei tempi odierni prendere una posizione rispettandola con coerenza, sia anche per le imprese condizione essenziale per lo sviluppo della propria Identità e Immagine.
La reputazione non è determinata solamente da quello che le organizzazioni comunicano ufficialmente, ma anche e sopratutto dalla coerenza della totalità dei messaggi e da ciò che comunicano le persone esterne alle stesse.
Visual Design
Progetto oggetti visivi, intesi per essere stampati, pubblicati o trasmessi tramite i media digitali, allo scopo di comunicare messaggi o permettere l'interazione, nel modo più semplice ed efficace.
Per conoscerci puoi chiedermi un'analisi della tua impresa, o della tua start-up.
Short Bio
Classe 1985, Tommaso Monaldi è un designer attualmente impegnato nei settori del Creativity & Innovation Management e nell'Identity & Communication Design. Tre gli asset che caratterizzano il suo lavoro e le sue ricerche: innovazione, co-progettazione e visione sistemica. Libero professionista appassionato di culture e attualità, ama scrivere e insegnare.
Ha collaborato con l’ISIA di Urbino e collabora da tempo con l’Università di Design di San Marino. Dal 2017 è Esperto dell’Osservatorio Permanente del Design ADI, dal 2018 socio Professionista Senior AIAP e, dal 2019, nella lista degli Innovation Manager MiSE. Attualmente collabora come Creativity & Innovation Manager con Confindustria Romagna, svolgendo tale ruolo per alcune Imprese Italiane.
Crede nel Design Thinking e voglio adattare e applicare tali metodologie per valorizzare le eccellenze italiane, aiutandole a sviluppare progetti creativi innovativi.
Il dialogo avviene
tra le persone
B2B o B2C? P2P, People to People!
Che vi rivolgiate direttamente a persone o ad altre imprese, la comunicazione
non cambia. Il dialogo (dialogare = convergere) avviene tra persone.
Le possibilità di comunicazione anche per le Imprese B2B sono infinite,
e portano a risultati impensabili.
La comunicazione non è pubblicità, è informazione. Essa racconta una storia, offre un contenuto, semplifica i processi, agevola azioni, evita resistenze, innesca sinergie. La comunicazione è relazione, quindi crea opportunità.
Non dimentichiamoci infine che le persone sono il valore più grande.
L’attrattività di un’azienda verso chi svolge quotidianamente il lavoro dipende
in buona parte dalla comunicazione interna, tra cui l’ambiente di lavoro.
Energia, entusiasmo, e voglia di fare meglio, necessitano di un humus tutto
da progettare. I progetti di recruitment partono da questo.
"Design in not so much
a physical process
but a way of thinking"
Herbert Simon
Le mie tesi liquide:
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Le imprese stanno cambiando, il mondo è cambiato; è necessario riflettere sui metodi con cui si progetta la comunicazione (mettere in comune) e con cui si da forma ai prodotti e servizi.
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Per anni il marketing ha messo le persone dentro scatole con tanto di etichetta e codice a barre. Ora le persone hanno sollevato quei coperchi e vogliono conoscere, poter scegliere veramente sulla base di valori reali, prodotti e servizi di qualità, generati con processi e materiali sostenibili (grazie Batey per il suo libro).
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L’ecosostenibilità non potrà più essere un vanto pubblicitario. Deve essere semplicemente come si fanno le cose.
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Il mondo digitale funziona in modo diverso: è pensiero, è modo di vivere e di fare. Non è adattabile: è aperto, è veloce, è relazionale. Se non pensate digitale affidatevi a chi viene da quel mondo (grazie Baricco per il suo libro).
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In natura non esiste scarto, ogni cosa dura nel tempo, ogni cosa viene riutilizzata o al massimo riciclata. Ogni processo è antropico, serve intelligenza, serve tendere allo scarto zero come metodo e non solo di materiali, ma anche di energia e di intelletto.
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Le persone vorranno sempre più il Ben-essere, e lo troveranno in esperienze, relazioni e pochi prodotti ben progettati. Il resto scadrà (grazie Rete Umanista per le lunghe riflessioni).
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Le persone sono il valore più grande per l’Impresa e nell’Impresa. Sono la vera comunicazione verso l’esterno. Nel bene e nel male (forse il punto più sostanziale emerso in anni di lavoro, grazie ad IDEO per la lunga riflessione e gli spunti).
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Non esistono etichette, segmenti e target. Esistono le persone, le comunità e le emozioni. Servono psicologi, non solo economisti (Grazie Seth Godin per il suo libro).
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I numeri sui social sono solo numeri sui social. Poi ci sono le persone e le relazioni.
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È il tempo della fiducia (grazie Giorgio Di Tullio per le lunghe riflessioni).
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Ogni azione ha una conseguenza sull’unico Pianeta in cui conviviamo. Ciascuno di noi deve compiere azioni utili, sostenibili e belle. La bellezza non è un fine, ma un mezzo.
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Ogni crisi evidenzia incoerenze di valori e azioni, siate sinceri e coerenti, il futuro sarà imprevedibile e la reputazione farà la differenza.
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Contribuite alla società, schieratevi, siate vicini alle persone; ma fatelo per davvero. Un impegno per interesse avrà come unico risvolto un fallimento irrisolvibile (grazie Cino e Fontana per il vostro libro).
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Il processo, un tempo parte nascosta del lavoro, oggi è uno degli elementi di maggior ricchezza progettuale e comunicativa.
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L’identità delle imprese è cultura, culture, pertanto nella progettazione non si può prescindere dalla rete a cui esse sono connesse.
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L’immagine non si progetta, si registra e si corregge in seguito al manifestarsi di episodi comunicativi, indotti o spontanei, progettati o naturali (cit. Giorgio Di Tullio).
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Trasparenza, autenticità e rispetto sono valori che oggi le persone pretendono. Trasparenza nella filiera, nel profitto e autenticità nel fare e nel comunicare. Nell’esserci.
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The medium is the message. Gli strumenti e i metodi che usiamo per comunicare e progettare sono essi stessi comunicazione e servizio (grazie McLuhan per il suo libro).
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Il design può portare cultura ed innovazione nelle imprese.
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Chiarezza di intenti e rigore operativo si traducono in chiarezza di risultati (Grazie Vignelli per il suo libro).
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Complesso non significa complicato.
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La forma deriva dalla funzione e dal contenuto. La buona comunicazione parte da contenuti ottimi. Non credete nel Make-up.
Scrivetemi e apriamo un dibattito attorno a questi temi, solo creando una community unita per intenti potremmo progettare un futuro possibile.
Prediamoci un caffè <